Online il nuovo sito web del Cupla Provinciale

Abbiamo pensato al futuro, e con grande soddisfazione informiamo che abbiamo realizzato il sito web del Cupla Provinciale.

 

Ringrazio il coordinatore Giuliano Parmiggiani, Il Gruppo sistemi Internet Group, le associazioni ed i nostri Partner, che con collaborazione, hanno permesso la realizzazione di questo strumento di comunicazione. Vogliamo utilizzarlo nel migliore dei modi, per parlare delle problematiche che ci appartengono, delle prospettive future, nel ricordo del nostro passato col quale abbiamo fatto un percorso di vita per tutti importante, che non vogliamo esimerci dal raccontarlo. Dai nostri partner, ci aspettiamo la continuità del supporto, con le condizioni studiate opportunamente per la nostra categoria, nei servizi, nei prodotti, che ognuno di loro penserà di proporre, da parte nostra la massima collaborazione per dare la continua informazione agli associati.

 

INSIEME PER IL RILANCIO

 

Dopo il lockdown, vogliamo dare il nostro contributo per la ripartenza della nostra Provincia riprendendo alcuni concetti, che abbiamo espresso con la Ns del 07 Maggio, a seguito dell’appello del Vescovo Camisasca per “Reggio Futura”. A quell’appello per un confronto, al quale hanno aderito e dato il loro contributo Associazioni, Personalità politiche e non, riteniamo sia giunto il momento di organizzare praticamente il tavolo per programmare.

Pensiamo che occorra l’identificazione di un direttore d’orchestra in grado di coordinare le proposte, farne una sintesi omogenea, e di conseguenza chiedere alla politica il confronto e decidere nel minor tempo possibile. Non abbiamo più il tempo del rimando, l’autunno porterà in evidenza molti problemi sociali ed economici, e sono d’accordo con il Presidente di Unindustria, Fabio Storchi, quando su queste pagine conclude un suo intervento con l’appello a non dire bugie, il nostro paese non ne ha più bisogno, ma necessita di un nuovo cammino per un popolo ed un paese che nella storia ha realizzato straordinarietà.

Riprendendo questo concetto, noi settantenni/ottantenni, che abbiamo partecipato alla ricostruzione del dopoguerra, immaginando un mondo migliore, senza vittime, fatto di coesione reciproca, è caduto di fronte ad un mondo che doveva risolvere tutti i problemi; abbiamo rivisto le vittime, dovute ad una pandemia, l’illusione è svanita, ed oggi anche i nostri figli devono combatterla, forse è il virus che ci comanda, non siamo più noi a governare. Ci siamo accorti che manca una scuola in grado di formare gli uomini e le donne di domani, un lavoro dignitoso per tutti, una sanità in grado di prevedere e non solo di curare, con tutti gli accorgimenti assistenziali alle persone anziane e più deboli. Notiamo, e certamente nell’emergenza ci possono essere stati errori o ritardi, ma non si deve andare solo a caccia dei colpevoli, ma si deve evitare lo scontro generazionale tra giovani e anziani, la pandemia non perdona, lo stiamo vivendo, quindi occorre la congiunzione tra questi due mondi che sono passato e futuro. Il passato dei nonni, ha dimostrato che nell’emergenza il loro supporto è stato per tanti indispensabile, perciò i due mondi fanno parte della stessa catena sociale, uno con il passato, ed uno con il futuro, ma imprescindibili uno dall’altro.


Abbiamo bisogno di una scuola moderna, capace sin dalle primarie di insegnare comportamenti di vita diversi da prima, e mi rammarica leggere che tanti docenti pensano di marinare l’inizio dell’anno scolastico, per paura di contagi, ma se il tutto viene fatto con delle regole, con prevenzione, non vedo queste paure, e quindi mi permetto di fare loro un semplice appello: siete il riferimento per gli uomini e donne di domani, non nascondetevi e date l’esempio, non si scappa davanti al nemico, ma si affronta, insegnando come. I provvedimenti presi per la pandemia, che hanno creato un debito enorme, occorre che i giovani ne abbiano la consapevolezza che sarà a loro carico, e come dice Mario Draghi, lo dovranno ripagare. Perciò insieme dobbiamo trovare gli strumenti, le modalità, metterli a portata di mano, non illudere e nascondere, i nodi vengono al pettine, interveniamo veloci, pratici e coesi senza pianistei, siamo di fronte, forse, ad un tracollo socio economico senza precedenti, c’è bisogno dello sforzo di tutti. Avevo detto nella mia del 07 Maggio, rivolto alla politica, abbandonate le dichiarazioni per il consenso, e fate per il servizio, con il senso del dovere, anche prendendo decisioni impopolari, e se sono destinate alla società nel suo insieme, avrete il nostro appoggio, ed in ogni caso, rinnoviamo l’appello a fare presto, non c’è più tempo. La nostra storia di paese, ci insegna che siamo capaci di cose straordinarie, quindi organizziamo, troviamo in collaborazione gli strumenti e tutto quello che serve per riprendere il cammino e ricostruire, con il nostro saper fare, ne siamo capaci.

Quindi, al governo, alle istituzioni, alle parte sociali, tutti assieme adoperiamoci per raggiungere il nastro di partenza di questo cammino,   Facciamo presto.


Luigi Davoli Presidente Cupla