Autore: CUPLA

Piano sociale e sanitario

Presentato il Piano sociale e sanitario della Regione Emilia-Romagna: al via il percorso di ascolto

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Piano sociale e sanitario della Regione Emilia-Romagna


Importante iniziativa della Regione Emilia Romagna, una tematica sulla quale abbiamo deciso di impegnarci a tutto campo.

Sembra la risposta alla nostra " 2022 Stella Cometa".

La vicepresidente della Regione Emilia-Romagna e assessora al welfare Elly Schlein ha presentato in commissione politiche per la salute e politiche sociali le linee principali e il percorso che affronterà il Piano sociale e sanitario: “È un documento che riscrive il piano, uno strumento di programmazione essenziale che vive attraverso tutte le istituzioni, le associazioni, il terzo settore e i cittadini. Il piano vuole riorientare le politiche rispetto ai nuovi bisogni e alle criticità e correggere ciò che ha funzionato meno bene”.

Il cronoprogramma di quello che la vicepresidente della commissione Francesca Maletti ha definito il “piano regolatore dei settori sociale e sanitario dell’Emilia-Romagna” prevede già da martedì 11 gennaio l’avvio degli incontri del percorso di ascolto partecipato del territorio per impostare i lavori dei prossimi mesi.

L’assessora Schlein ha parlato di presa in carico dei cittadini “multidisciplinare”, nell’ottica della prossimità e del welfare di comunità, come chiesto anche dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Prossimità, ha spiegato Schlein, “significa investire su territorializzazione e promozione di spazi collettivi per il recupero della dimensione relazionale. E poi c’è la partecipazione: vogliamo coinvolgere gli operatori, il terzo settore, i sindacati e i cittadini”.

Schlein ha invitato a partecipare agli incontri anche i consiglieri regionali.

Sono tre le direttrici indicate dalla vicepresidente: qualificare la residenzialità, spazio a domiciliarità e telemedicina e case per persone non autosufficienti, condivisione di spazi e servizi (co-housing, senior housing). Altri punti fondanti saranno la lotta all’esclusione, la centralità del distretto e la domiciliarità delle cure.

L’obiettivo trasversale per la Regione, secondo Schlein, “è la riduzione delle diseguaglianze (sociali ed economiche, di genere e territoriali) e l’intervento a favore di persone giovani che hanno interrotto la socialità e i percorsi educativi, contro la povertà educativa, a sostegno di famiglie, minori e adolescenti, assicurando una rete di protezione estesa a tutto il territorio regionale. Il piano 2020 è stato un successo e disponeva di 4 milioni di euro, quello del 2021 è arrivato a finanziare interventi per 24 milioni”.

Il percorso partecipato prevede 15 incontri e sarà incentrato sulla discussione con i territori riguardo agli elementi da tenere e a quelli da innovare. Sono inoltre in programma altri dieci incontri con stakeholder, ad aprile e a maggio. La revisione riguarderà anche le 39 schede attuative, a cui se n’era aggiunta una quarantesima (sul contrasto alle diseguaglianze post-Covid). Al termine dell’iter è prevista l’approvazione: a luglio ci sarà la condivisione della prima bozza, e in estate in assemblea legislativa arriveranno il piano socio-sanitario e le schede attuative. Infine ci sarà la programmazione per distretti, che durerà fino al 2025.

Secondo la consigliera del Partito Democratico Palma Costi “è importante analizzare e capire cosa ha funzionato e cosa no. Sono emersi temi complessi. In vista dell’approvazione del piano chiediamo un atto di indirizzo condiviso tra giunta e assemblea. Il confronto, pertanto, è auspicabile che inizi subito in assemblea e in commissione. Oggi il tema più complesso è riuscire a costruire un piano che abbia gli strumenti per realizzare tutti gli obiettivi”.

Per il consigliere di opposizione Simone Pelloni (Lega) “gli obiettivi sono chiari a tutti. I consiglieri hanno partecipato ai piani di zona e ora servirebbe un’analisi sugli obiettivi non raggiunti. Comunque la Lega è disponibile a discutere delle strategie”.

2022 - la stella cometa

2022 “La stella cometa”

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IL PAR e "la stella cometa"


Riprendiamo il percorso, e ricordando gli argomenti trattati con i precedenti comunicati stampa, vorremmo iniziare il nuovo anno seguendo quelle che sono le indicazioni del PAR (Piano delle Azioni Regionale per la popolazione anziana) e contenute nel Protocollo che il Cupla – con il proprio coordinatore regionale Franco Bonini, assieme ai vice coordinatori Paolo Monari e Gian Lauro Rossi – ha firmato con la Vice Presidente della Regione, Elly Schlein.
Anche le sigle sindacali del lavoro dipendente hanno sottoscritto integralmente lo stesso patto, e per tale motivo le invitiamo e sollecitiamo nuovamente, a trovare sinergie ed azioni comuni verso le istituzioni di riferimento, per le problematiche delle persone anziane.

Il Cupla indica che, per il 2022, la “Stella Cometa” alla quale farà riferimento per gli interventi mirati alla popolazione anziana e oggetto di attenzione del PAR, saranno:

  • L’integrazione sociosanitaria, il contrasto alle diseguaglianze ed il Welfare.
  • La promozione del benessere e la prevenzione della salute.
  • La qualità urbana e le politiche abitative.
  • La mobilità sostenibile ed il trasporto pubblico.
  • La sicurezza territoriale ed in ambito domestico.
  • L’economia sostenibile ed il commercio responsabile.
  • La cultura, la formazione e la conoscenza.
  • Lo sviluppo della cittadinanza e delle competenze digitali.
  • Il turismo e l’attività sportiva.

Sul nostro sito, sono indicate alcune azioni che già abbiamo autonomamente intrapreso ed attivato, e che rientrano fra quanto il Protocollo PAR prevede. Sono piccole esperienze, ma indicative di come si possono affrontare le tante problematiche. Ma è necessario avere la disponibilità delle varie istituzioni di riferimento, – per noi quelle territoriali – per analizzare il contesto sociale, allargare, attuare, programmare, progettare, e monitorare periodicamente le azioni effettuate.

Sempre sul nostro sito, è disponibile il testo completo del Protocollo PAR, e vi invitiamo a prenderne conoscenza. Sperando che la buona stella possa accompagnarci, che il Covid, che tanto ci ha e ci sta ancora condizionando, anche se proprio in questi giorni ci sono notizie per nuovi provvedimenti con restrizioni o limitazioni, una nuova variante si è presentata.

Ci auguriamo un pieno recupero della normalità sanitaria e sociale, il Cupla, per il 2022, è impegnato a far sì che “L’invecchiamento attivo” risulti un percorso concreto in grado di migliorare le condizioni delle persone anziane.


E per finire, ribadiamo un concetto che si sta riscoprendo ma meriterebbe più condivisione: le persone anziane, sono da sempre le radici e il valore su cui poggia ogni società civile.
Un albero senza radici, inevitabilmente secca. “Un’alleanza fra le generazioni”, se è utile agli anziani, non di meno è a garanzia dei giovani”.


Luigi Davoli
PRESIDENTE

Giuliano Parmiggiani
COORDINATORE

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Il CUPLA di Reggio Emilia

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Festa dei nonni

GRANDE SUCCESSO PER LA FESTA DEI NONNI DEL CUPLA

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Racconti di vita e spettacoli per celebrare il giorno degli “angeli custodi”

 

 

In occasione della festa dei nonni, il 2 ottobre, il CUPLA reggiano ha celebrato questa importante ricorrenza con l’iniziativa dal titolo:
 

 “Presente e futuro 0-99: Nonni di oggi, nipoti di ieri;
   nipoti di oggi, nonni di domani
”,

 

tenutosi presso il Centro Internazionale Loris Malaguzzi con la conduzione della giornalista e consigliera regionale Stefania Bondavalli.

 

 

 

 

Dispensano consigli, raccontano esperienze e testimonianze di epoche diverse, ma soprattutto danno una mano ad affrontare la quotidianità. Spesso sono talmente presenti che si finisce per darli per scontati. Un grave errore di cui abbiamo preso piena consapevolezza durante i durissimi e interminabili mesi nel pieno della pandemia.

 

“In occasione della Festa dei Nonni di quest’anno, che come tutti sappiamo avviene dopo un periodo alquanto particolare e ci ricorda che una pandemia ha profondamente cambiato il modo di vivere dei nonni ma anche dei nipoti, abbiamo voluto che fosse la festa di tutti”. Sono le parole del presidente CUPLA Luigi Davoli di 50&Più Enasco Confcommercio, a cui si sono aggiunte le riflessioni delle autorità intervenute all’incontro: la Vice Presidente della Regione Emilia Romagna Elly Schlein, il sindaco Luca Vecchi e l’assessora Assessora a Educazione e Conoscenza Raffaella Curioni del Comune di Reggio Emilia, la presidente della Fondazione Reggio Children Carla Rinaldi.

 

Oltre a rimarcare il valore sociale e culturale della figura dei nonni, particolare attenzione è stata posta al tema dell’invecchiamento attivo, incrementando i servizi ad hoc per questa fascia importante della popolazione.  

 

Anche “IL TEATRO DELL’ORSA” ha aderito alla manifestazione portando in scena lo spettacolo “A ritrovar le storie”, scritto da Annamaria Gozzi e Monica Morini. Lo spettacolo, segnalato come progetto speciale ai Teatri dei Sacri di Lucca 2015 e vincitore del premio Elsa Morante  “Il mondo salvato dai Ragazzini”, invita a disobbedire ai tanti schermi e riprendere a parlarsi. “Non poteva esserci abbinamento migliore – ha evidenziato Luigi Davoli - per la “FESTA DEI NONNI” con i nipoti che saranno i nonni di domani”.

 

In Italia la Festa dei Nonni è stata istituita come ricorrenza civile che si celebra ogni anno grazie ad una legge entrata in vigore a luglio del 2005, nello specifico la legge n°159 del 31 luglio 2005. La normativa ricorda che la giornata serve a celebrare: “l’importanza del ruolo svolto dai nonni all’interno delle famiglie e della società in generale”. La data del 2 ottobre non è stata scelta a caso: è, infatti, il giorno in cui la Chiesa cattolica celebra i cosiddetti “angeli custodi”.

Guarda la locandina dell'evento
Notizie dal CUPLA

RICOSTRUIRE PER L’INVECCHIAMENTO ATTIVO

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Ricostruire, lo abbiamo sentito molte volte negli ultimi mesi, da parte nostra aggiungiamo “L’invecchiamento attivo”, consapevoli, vogliamo essere una componente essenziale a discutere e promuovere i provvedimenti e le iniziative che la politica cittadina, regionale e nazionale intende prendere.

Come Cupla provinciale, daremo, sperando sia accettato, il nostro contributo, perché la ricostruzione del dopo Covid, deve avere l’attenzione verso la nostra categoria, e l’invecchiamento attivo sia considerato come spinta per essere ancora partecipi attivi nella società, e non un peso, come in passato, qualche volta, considerata.Nelle nostre precedenti comunicazioni,abbiamo ricordato gli argomenti e le attività sociali, sui quali dal nostro punto di vista occorre mettere l’attenzione adeguata, (Rsa, Centri sociali, Case famiglia, Caregiver, Infermiere di comunità, Case della salute, La burocrazia, ecc..) tutti prioritari ed indispensabili, sono il fulcro dell’attività che la politica, i sindacati dei pensionati, devono recepire per “ricostruire” la nostra società.

PROTOCOLLO D’INTESA REGIONALE

 

A tale scopo, vogliamo evidenziare che il Cupla Regionale, come primo Sindacato dei pensionati, ha sottoscritto, con la Regione Emilia Romagna, nella persona del Vice Presidente Elly Schlein, in riferimento al PAR (Piano Attuativo Regionale per la Popolazione Anziana) un protocollo d’intesa, volto alla riduzione delle diseguaglianze, e realizzare nuovi servizi di prossimità per le persone, sia sociali, sia sanitarie.

Approvato con delibera della Giunta Regionale N. 223 del 21/07/2021 Vi invitiamo a consultare il tutto sul nostro sito www.cupla.re.it

 

PROGETTO NAZIONALE INVECCHIAMENTO ATTIVO

 

Il Cupla Nazionale partecipa al progetto “COORDINAMENTO PARTECIPATO MULTI LIVELLO DELLE POLITICHE SULL’INVECCHIAMENTO ATTIVO IN ITALIA” del Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio del Governo. I temi trattati in quella sede sono: la questione demograca, il rapporto tra generi e generazioni, le disuguaglianze, il lavoro in un’ottica di parità di genere.

In questo quadro, il tema dell’invecchiamento attivo è centrale.

Leggiamo con piacere, che il ministro Speranza, ha annunciato con un articolo su un quotidiano nazionale, il 17 Agosto u.s. la possibilità di investire per la salute domiciliare, 4 MLD, fondi del Pnrr, con un accordo Stato/Regioni, per lo sviluppo ed il cambiamento delle cure domiciliari.

Bene, prendiamo atto, ricordando, che abbiamo come Cupla, più volte richiamato nei mesi scorsi le istituzione a porre attenzione e sviluppare in modo diverso, coinvolgendo nella progettazione e nel controllo dei risultati non solamente le parti istituzionali, (Sistema Socio Sanitario e Sindacati) ma anche i fruitori di questi servizi, vedi Case della Salute, gli Infermieri di Comunità ecc.

Tematica che è inserita anche nel protocollo d’intesa, in precedenza menzionato e dal Cupla sottoscritto.

 

ATTIVITÀ - FESTA DEI NONNI 

 

Il 2 Ottobre di ogni anno, viene celebrata la “FESTA DEI NONNI” istituita con legge dello stato nel 2005, il Cupla nel dopo Covid, organizza l’evento in collaborazione con Reggio Children per il 2 Ottobre al pomeriggio, il dettaglio info:

 

 1- Presso tutte le associazioni aderenti al Cupla.

 2- Sul sito: www.cupla.re.it - info@cupla.re.it

 3- Su Reggio Children: events@frchildren.org

 

Prenotazione obbligatoria, partecipate, il nostro invecchiamento attivo, è parte integrante della società, della nostra vita e dell’attività sociale.

Sul nostro sito www.cupla.re.it, tutti gli approfondimenti degli argomenti.

 

Festa dei nonni

Festa dei Nonni

CulturaNewsTempo Libero

Presente e futuro 0-99

 

Sabato 02 ottobre 2021 ore 15.00

 

Centro Loris Malaguzzi, V.le Ramazzini 72/A, Reggio Emilia
 

 

NONNI DI OGGI - NIPOTI IERI

NIPOTI DI OGGI - NONNI DOMANI

 
 

 

PROGRAMMA:

Presenta: Stefania Bondavalli


STORIA DEI NONNI E NIPOTI NELLA NOSTRA CITTÀ  

 

ATELIER DEL GUSTO

 

ANIMAZIONI VARIE

 

APERITIVO FINALE


E’ richiesta la prenotazione obbligatoria info:

Presso le associazioni aderenti al Cupla

Cupla tel. 0522 3561 mail: info@cupla.re.it

Fondazione Reggio Children tel. 0522-452461 mail: events@frchildren.org

Oppure scaricando e compilando il modulo sottostante 

 

In collaborazione con

 

Fondazione Reggio ChildrenAtelier dei Sapori

 

Realizzata con il sostegnodi

Sponsor dell'evento

Scarica il modulo di prenotazione
Scarica la locandina dell'evento

 

Il domani è già oggi

E’ tempo di ricostruire il nostro futuro

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FINALMENTE

 

Finalmente speriamo inizi la nuova stagione di sviluppo, di ripresa socio economica della quale il nostro paese ha enormemente bisogno, perché:
 

“E’ TEMPO DI RICOSTRUIRE IL NOSTRO FUTURO”

 
come ribadito dal Presidente Mattarella in occasione della Festa della Repubblica dello scorso 2 Giugno.

Nella nostra ultima comunicazione “IL DOMANI E’ GIA’ OGGI” abbiamo condiviso le iniziative ed i provvedimenti che il Presidente del Consiglio, ed il governo, vogliono attuare, per uscire dalla pandemia e programmare il nostro paese del dopo.
Finalmente constatiamo che Il primo traguardo non è lontano, mentre l’altro deve essere ancora costruito, speriamo in tempi veloci, bisogna cercare di sburocratizzare il sistema paese in modo da semplifi care le troppe diffi coltà procedurali.
Si apre la stagione del fare ed il Cupla rivendica, come in passato, la volontà di essere partecipe, in modo inclusivo, nelle varie iniziative e programmazioni a livello Provinciale, a maggior ragione se di prioritario interesse per la nostra categoria.
Certamente non sarà una passeggiata, ma dobbiamo impegnarci tutti insieme, nessuno si senta escluso, … “LA STORIA SIAMO NOI” come dice De Gregori in una sua famosa canzone.
La nostra generazione che purtroppo ha dato molto, in termine di vite umane, ora vuole essere partecipe e cercare di lasciare alle future generazioni un paese migliore, più inclusivo dove esista la possibilità di emergere con le proprie caratteristiche, in grado di gestire meglio la transizione del nostro pianeta verso un maggior rispetto dell’ambiente, delle persone, trasmettendo valori e cultura.
Ringraziamo, tutti gli operatori sanitari, nessuno escluso, che hanno dato il loro enorme contributo di assistenza ai tanti pazienti, rimasti soli a combattere, nel più totale isolamento questa pandemia, dobbiamo certo ringraziarli, non dimenticarli, ed esserne veramente fieri.

 

Finalmente, anche il Cupla, diventa un attivo interlocutore con le Istituzioni, e per questo evidenziamo, i punti fondamentali che sono la ragione della nostra adesione a:

 

“PATTO DI CONTRASTO ALLE NUOVE POVERTA’’

 

a - Rappresentiamo nella nostra provincia, attraverso le associazioni dei pensionati dei lavoratori autonomi, oltre 30.000 iscritti, di cui la maggioranza ha reddito di pensione che rasenta la povertà e di conseguenza ne riduce il potere di acquisto.
b - Abbiamo altresì, l’occasione, grazie alle esperienze lavorative e imprenditoriali acquisite nel tempo, di poter dare un contributo fattivo nella ricerca di nuove opportunità di lavoro, che il patto si propone di individuare, e che certamente non può essere esclusivo delle nuove frontiere tecnologiche.
c - Abbiamo fatto nostra la proposta che viene avanzata a livello Mondiale ed Europeo, con l’indicazione di perseguire una politica incentrata sull’invecchiamento attivo, che deve caratterizzare sempre più le politiche di welfare degli Stati in modo da considerare la terza età, non come residuale, ma pienamente integrata nel funzionamento della società.
Su questo progetto, non mancheremo di dare il nostro contributo in modo costante, costruttivo, nel pieno rispetto delle competenze e delle rispettive autonomie.


Partecipiamo inoltre, al Gruppo di Lavoro, in rappresentanza di tutte le Associazioni aderenti al Cupla, relativo al progetto Europeo:

 

“LIFECITYAdaP3”

 
Le imprese intese come strategiche per contrastare i cambiamenti climatici
 

L’obiettivo è quello di promuovere nuovi modelli di cooperazione tra autorità locali ed imprese, attraverso il co-sviluppo e co-fi nanziamento delle azioni pilota e l’inserimento delle tematiche legate ai cambiamenti climatici nelle strategie di Responsabilità Sociale d’Impresa.
Noi e l’ambiente, scelte, responsabilità, comportamenti e stili di vita in una prospettiva di salvaguardia per le future generazioni, devono diventare la stella polare del nostro cammino.
Come CUPLA siamo inseriti nelle due iniziative sopra indicate, con la consapevolezza delle relative responsabilità, senza però dimenticare i temi sui quali vogliamo misurarci con le Istituzioni in rappresentanza dei nostri soci pensionati e che abbiamo già più volte ricordato: Centri Sociali, Rsa, Case di Riposo, Case famiglia, Case della Salute, Caregiver, Infermiere di Comunità, e non di secondaria importanza le politiche per “L’INVECCHIAMENTO ATTIVO” elemento propulsore per la coesione sociale.
Ribadiamo ancora una volta la nostra disponibilità ad un concreto confronto con le Istituzioni sugli argomenti evidenziati.
Ricordiamo inoltre che Il Cupla Nazionale e Regionale, sono molto attivi ed impegnati nel confronto con le istituzioni di riferimento, al fi ne di offrire un apporto positivo alla causa dei nostri anziani.
Invitiamo i nostri soci e lettori a visionare con frequenza il nostro sito www.cupla.re.it, che è il contenitore di tutti gli argomenti e le iniziative che programmiamo, chiedendovi di partecipare e proporre.



Luigi Davoli
PRESIDENTE

Giuliano Parmiggiani
COORDINATORE

Gian Lauro Rossi

Il presidente Mattarella “premia” il coordinatore nazionale del CUPLA

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Gian Lauro Rossi Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana

 

 

Presidente, coordinatore e tutto il Consiglio del CUPLA di Reggio Emilia rivolge le più sentite congratulazioni a Gian Lauro Rossi, coordinatore del CUPLA nazionale dal marzo scorso, che ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine “al merito della Repubblica Italiana” in occasione della Festa della Repubblica.
L’onorificenza “al merito” riconosce il ruolo di Rossi e il suo impegno a favore della crescita della comunità, di cui il CUPLA è parte attiva su temi quali la solidarietà, le relazioni sociali e le potenzialità della comunità e del territorio.

 

 

Patto di contrasto alle nuove povertà

Dalla pandemia al nuovo welfare: a Reggio Emilia “Patto di contrasto alle nuove povertà”

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UN PROGETTO PER LA CITTA' DI REGGIO EMILIA


Anche il CUPLA ha aderito al "Patto di contrasto alle nuove povertà", proposta operativa di Reggio Emilia per rispondere alla povertà, in particolare alle fragilità che sono conseguenza economica e sociale della pandemia, ma anche di una più ampia riconfigurazione del quadro occupazionale, produttivo, tecnologico ed ambientale.

 

Promosso dall’Amministrazione comunale, è stato definito e sottoscritto il Patto di contrasto alle nuove povertà, in linea con il Patto per il lavoro e per il clima, definito nei mesi scorsi dalla Regione Emilia-Romagna, e con l’Agenda 2030.

25 soggetti hanno già aderito al patto

 

 Con il Comune di Reggio Emilia, ad oggi hanno sottoscritto il Patto di contrasto alle nuove povertà 25 soggetti tra associazioni datoriali e sindacali, Terzo settore, enti di formazione e fondazioni quali: Forum Terzo Settore, Cgil, Cisl Emilia centrale, Cupla, Uil, Cna Reggio Emilia, Coldiretti Reggio Emilia, Confagricoltura Reggio Emilia, Cia–Agricoltori Italiani, Confapi Emilia, Confcommercio, Concooperative Reggio Emilia, Confesercenti Reggio Emilia, Lapam, Legacoop Emilia Ovest, Unindustria Reggio Emilia, Ciofs–Fp Emilia-Romagna, Csl La Cremeria, Demetra Formazione, Fondazione Enaip, Fondazione Simonini, Ial Emilia-Romagna, Ifoa, Irecoop Emilia-Romagna, Aidp Emilia-Romagna.  

Il Patto è aperto ad altre adesioni. “Questo Patto ci connota in maniera evidente: nel metodo di lavoro, nella governace condivisa, nel progettare insieme, ma anche nell’alto livello di collaborazione e integrazione fra il Welfare pubblico - che a Reggio Emilia è radicato e diffuso ben più che in altre parti del Paese, dove invece si tende a destrutturare - privato sociale e Terzo settore, mondo economico, sindacale e della formazione. Un modo di essere e lavorare distintivo di Reggio Emilia, che può farci trovare preparati, sia nell’affrontare la crisi, di cui vedremo conseguenze probabilmente ancora maggiori nei prossimi mesi, sia nel costruire, o ricostruire, un sistema città che dia risposte innovative in tema di lavoro, economica e protezione sociale, tali da accrescere l’inclusione e aggredire le povertà”, ha detto il sindaco Luca Vecchi presentando il Patto alla stampa, stamani al Tecnopolo.

 

Non possiamo perdere di vista la povertà, le nuove povertà

 

“La nostra città – ha aggiunto il sindaco – vanta una qualità alta della vita; la sua attrattività economica e innovativa è testimoniata anche di recente dall’insediamento del nuovo centro di progettazione e produzione di auto elettriche; è forte e convinto il suo impegno per i diritti della persona. Non possiamo perdere di vista la povertà, le nuove povertà. Attraverso la sola l’erogazione dei buoni pasto per la pandemia, oltre 7.000, abbiamo intercettato 6.000 nuclei familiari in forte difficoltà, che prima non erano conosciuti, perché prima non c’erano. Servono nuova capacità di analisi, di lettura di una realtà che sta cambiando velocemente, che è già cambiata. Il Patto, che riunisce le nostre forze e competenze, vuole essere dapprima un impegno e una carta importante per approfondire questa dinamica e poi, di conseguenza, un metodo di lavoro chiamato a dare risposte e in grado di dare risposte. Innovazione e competitività a Reggio Emilia camminano insieme al welfare".

 

“L’Amministrazione comunale ha potenziato in maniera significativa, attraverso il Bilancio 2021, il quadro complessivo delle risorse a sostegno del reddito delle famiglie - ha detto l’assessore a Welfare e Bilancio, Daniele Marchi – Mi riferisco ad esempio ai 16,3 milioni di euro per Sanità e Welfare, con il 2,4% in più rispetto al 2020; ai 1,74 milioni di euro (più 76,2%) per il Fondo povertà; ai 21,5 milioni di euro per il Fondo non autosufficienza. Un impegno cospicuo, a fronte dei nuclei beneficiari di contributi per condizione di povertà che ammontano a 850 unità nella sola nostra città. Queste misure, pur necessarie e importanti, non possono bastare. Dobbiamo prendere atto di una accresciuta vulnerabilità del tessuto sociale, e non si tratta della sola necessità materiale.

 

“Penso – ha aggiunto Marchi - al divario tecnologico che si riflette sul lavoro e quindi sulla sussistenza, all’allargamento della forbice fra generazioni quando si tratta di lavori tradizionali e nuovi lavori; penso all’evoluzione del sistema produttivo, che potrà creare sacche di esclusione per inoccupabilità e quindi la necessità di nuova formazione, di reinventarsi nel lavoro.

Penso al disagio giovanile di generazioni che non scelgono se lavorare, studiare o formarsi professionalmente; al lavoro di cura nelle famiglie, alla conciliazione dei tempi di vita e lavoro. L’uscita dalla crisi e la mutazione in corso non assicurano esiti stabilmente positivi in questi campi, anzi tendono a generare divisione sociale in due macro aree: inclusi e quindi garantiti da una parte, vulnerabili dall’altra.

 

“Ecco, partendo da un primo plafond di azioni e risorse pubbliche di 4,5 milioni di euro – ha concluso l’assessore Marchi - il Patto attiva i propri aderenti nella ricerca di vie d’uscita, con progetti nuovi, sostenibili e inclusivi, che richiudano quella forbice della disuguaglianza e superino la povertà che la disuguaglianza di opportunità porta con sé. L’adesione al Patto è confortante, segno di una coscienza chiara dei problemi, così come la ricettività e l’interesse della Regione Emilia-Romagna, che ha formalizzato il Patto per il lavoro e per il clima, a cui il nostro Patto locale è connesso. Il Pnrr nazionale, fatto del tutto rilevante, prevede ingenti risorse per la Missione ripresa e resilienza, una mission che coincide con quella del nostro Patto. Sono buoni punti di partenza, ora mettiamoci al lavoro per predisporre le risposte che la comunità attende”.

Reggio Emilia - patto di contrasto alle nuove povertà

 

Di seguito il libro che illustra il patto di contrasto alle nuove povertà.

Sarica il patto per le nuove povertà