Categoria: Salute

Carenza medici di base Appennino reggiano

Sanità in Appennino, Cupla: «Programmare interventi urgenti per dare risposte immediate»

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Comunicato del 23 Ottobre 2024




Urgente un intervento per la sanità nel nostro Appennino, con più medici di base e poliambulatori di prossimità.



I rappresentanti del Cupla della montagna reggiana (Gaspari Claudio, Confetti Marcello, Rabotti Vittorio, Carlini Francesco) intervengono sulla situazione della sanità nel nostro Appennino, in modo particolare per quanto riguarda i servizi e la medicina di base soprattutto nei comuni del crinale. Situazione che si è acuita recentemente a seguito del pensionamento di alcuni medici di base e che è stata oggetto di dibattito anche su Redacon.

«La mancanza di una vera politica sanitaria – affermano -, soprattutto nei riguardi dei territori marginali, sta veramente causando grandi difficoltà alle popolazioni del nostro Appennino e, in particolare, a quella che vive nei comuni dell’alto crinale. Le vicende che recentemente le cronache hanno evidenziato riguardo gli ambulatori e i medici di base del Comune di Ventasso lo stanno clamorosamente a dimostrare. Sono ancora in aumento l’età media, le fragilità, e la disabilità e oltre il 40 % della popolazione vive in solitudine in località decentrate o in case isolate, lontane dai presidi medici e farmaceutici».

«Inoltre aggiungono - la carenza dei medici di famiglia (specialmente negli ultimi due anni) non garantisce più la certezza di avere un primo intervento per le tante necessità della popolazione. In Appennino attualmente mancano ben sette medici che dopo il loro pensionamento non sono stati rimpiazzati. Quindi un quarto della popolazione non ha più il medico di riferimento. Il pronto soccorso dell’ospedale Sant’ Anna di Castelnovo ne’ Monti è perennemente impegnato ad assistere persone che hanno necessità di interventi anche non gravi, anche perché devono “supplire” la carenza del medico di base. Per questo riteniamo che, oltre ad affrontare seriamente e con finanziamenti adeguati una politica sanitaria a livello nazionale, da noi siano da programmare intanto alcuni interventi urgenti per dare risposte immediate e uniformi alle famiglie del territorio montano che sono composte soprattutto da anziani».

Per i rappresentanti del Coordinamento unitario lavoratori autonomi, «oltre a creare condizioni ambientale ed economiche per i medici di base, bisogna investire sui poliambulatori di prossimità partendo dai Comuni del crinale, utilizzando i collegamenti web, implementando in maniera graduale ma programmata la telemedicina e potenziare il servizio infermieristico di Comunità, che sta dando buoni risultati in termini di diagnostica, di pronto intervento e anche di socialità laddove è stato attivato (Ventasso e Villa Minozzo)».

«Occorre anche avviare un confronto con le Ausl e la Regione – concludono -  rivedere i criteri che riguardano l’accreditamento nelle nostre case protette. Non è possibile, per esempio, che l’Oasi di S. Francesco di Cereggio in Comune di Ventasso abbia solo sei posti accreditati. Queste sono alcune puntualizzazioni e proposte, in mezzo alla immensa problematica della Sanità, che ci sentiamo di fare per dare alcune immediate e urgenti risposte sul nostro territorio e sulle quali vorremmo essere coinvolti insieme alle altre associazioni di rappresentanza di noi pensionati».

Incontro 28 Maggio 2024 - Insieme

La società sta cambiando. La sanità sta cambiando.

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Incontro del 28 Maggio 2024

INSIEME

svoltosi alla Polveriera, promosso dai consiglieri regionali Stefania Bondavalli e Andrea Costa,

“Dalla Carta per i diritti alla farmacia dei servizi. La rivoluzione necessaria”

Le farmacie ci sono, sempre aperte e sempre di più, a servizio dei pazienti, soprattutto se anziani o in difficoltà, e a servizio di tutta la comunità nella quale sono inserite, essendo loro a pieno titolo una porta di accesso al servizio sanitario nazionale.

Una porta diffusa in modo stra-capillare (ci siamo anche nei paesini dove l’ambulatorio medico, purtroppo, non esiste più… dove non ci sono più bar, corriere, negozi, Poste e banche…). Anche questo è emerso nell’interessante incontro dell’altra sera svoltosi alla

Polveriera, promosso dai consiglieri regionali Stefania Bondavalli e Andrea Costa, che aveva per tema : Dalla Carta per i diritti alla farmacia dei servizi. La rivoluzione necessaria”.

A questo incontro ho avuto il piacere di partecipare assieme ad Andrea Capelli, presidente delle ‘Farmacie Comunali Riunite’. Un incontro che ha avuto, tra l’altro, il merito di mettere intorno allo stesso tavolo alcuni dei protagonisti della sanità territoriale, che insieme devono lavorare, confrontarsi e interagire:

i cittadini/pazienti che usufruiscono del servizio, le farmacie e la parte politico/amministratrice, che ha il compito di programmare, coordinare e incanalare in progetti realizzabili le esigenze, le aspettative, le potenzialità e le priorità comuni.

Il titolo prendeva spunto, tra l’altro, da alcune iniziative di collaborazione che, come Federfarma, abbiamo concretizzato e portato avanti con gli amici del Cupla la pubblicazione e distribuzione, presso le farmacie Federfarma, della:

“CARTA PER I DIRITTI DELLE PERSONE ANZIANE E I DOVERI DELLA COMUNITA’”

l’interessante incontro con il quale abbiamo presentato tale ‘Carta’, e l’incontro pubblico di pochi mesi fa alla Sala convegni di Unimore con mons. Vincenzo Paglia.

In ‘Polveriera’ inoltre erano presenti e sono intervenuti rappresentanti ed iscritti, oltre che del Cupla, anche dei sindacati pensionati Cgil e Cisl, a testimonianza dell’attualità delle tematiche e della voglia di costruire qualcosa di nuovo e migliore ma permettemi:

"INSIEME"

Tanti sono gli spunti emersi nell’incontro dell’altra sera:

la necessità di poter approvvigionarsi di farmaci in modo comodo (come orari e distanza geografica), controllato e ‘seguito’ (se qualcuno, come il farmacista, ti segue e ti verifica quando e come assumi i farmaci, è più facile portare avanti una cura con correttezza ed avere meno problemi di salute in futuro), l’esigenza di eliminare determinati sprechi derivati talvolta dalla distribuzione diretta in ospedale (si è parlato sia di farmaci che di ossigeno o ausili vari), i servizi che le farmacie attuano e possono attuare per facilitare la vita e la sanità territoriale.

Il ‘problemone’ dei tempi di attesa per le visite e quello delle informazioni che spesso non arrivano a tutti e in modo completo (vedi l’esperienza di nuovo sistema dell’emergenza urgenza, Cau compresi, che non a tutti è giunto, come informazione, in modo completo ed esaustivo), la mancanza di medici sul territorio ed altro.

Concludo con un auspicio: che questi incontri, tra farmacie, cittadini/pazienti e parte pubblico/amministratrice, avvengano in futuro ancora e con una buona regolarità.

Crediamo sia un modo per aiutarci, l’uno con l’altro, a rendere questa nostra comunità (fatta di paesi, quartieri, città, provincia, regione…) sempre migliore. Le farmacie, anche in quest’ottica, ci sono.

Giuseppe Delfini

Presidente Federfarma Reggio Emilia

La Grande Età

La Grande Età fa centro

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MONS. VINCENZO PAGLIA, Presidente Fondazione “L’Età Grande"
CON CUPLA E FEDERFARMA

il 22 FEBBRAIO 2024

Aula Magna “Pietro Manodori” Unimore
Viale Allegri, 9 - Reggio Emilia
Monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia della Vita e presidente della Fondazione “L’età grande”, nell’Aula Magna di Unimore - Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, a Palazzo Dossetti. All’iniziativa di #Cupla e #Federfarma“ Dalla carta per i diritti delle persone anziane e i doveri della comunità ai progetti per il futuro”.


Un'importante occasione di riflessione sul vivere di oggi.

Se la vita media è più lunga di qualche anno fa, ciò che dobbiamo chiederci è “come si vive” la grande età, come possiamo renderla piena e positiva, compiuta, ricca di relazioni. Perché la vecchiaia - come ha detto Monsignor Paglia - é una risorsa, non solo un problema. Vi è un tema al centro della Carta distribuita in 10mila copie nelle farmacie reggiane di Federfarma, vale a dire l’esigenza di operare perché le persone anziane, anche quelle che presentano maggiori bisogni di assistenza sanitaria, possano vivere nella propria abitazione, perseguendo inoltre l’obiettivo che la nostra possa essere sempre di più una sanità territoriale vicina al cittadino. Dignità, autonomia, inclusione sociale, invecchiamento attivo e prevenzione delle fragilità della popolazione anziana: sono questi gli obiettivi che devono orientare il nostro impegno quotidiano.


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La Grande Età

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22 FEBBRAIO 2024 – ORE 15.00

Aula Magna “Pietro Manodori” Unimore
Viale Allegri, 9 - Reggio Emilia

DALLA CARTA PER I DIRITTI DELLE PERSONE ANZIANE E I DOVERI DELLA COMUNITA’ AI PROGETTI PER IL FUTURO

Mons. Vincenzo Paglia
Presidente Fondazione “L’Età Grande"

Interverranno:

  • Raffaele Donini: -- Assessore alle politiche per la salute Regione Emilia Romagna.
  • Giovanni Gelmini -- Specialista in Geriatria e Gerontologia. 
  • Maria Grazia Macchioni  -- Presidente Ordine Professioni Infermieristiche.
  • Achille Gallina Toschi  -- Presidente Regionale Federfarma
  • Gian Lauro Rossi -- Coordinatore Nazionale Cupla.

Coordina Stefania Bondavalli, Consigliera Regionale


Per motivi organizzativi si richiede prenotazione a:  
info@ascomre.com -Tel. 0522 708761

Scarica la locandina
Carta per i diritti delle persone anziane e i doveri della comunità

CARTA PER I DIRITTI DELLE PERSONE ANZIANE E I DOVERI DELLA COMUNITÀ

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A seguito dell’incontro del 30 novembre 2023 sul ruolo delle farmacie per anziani e comunità, organizzato in collaborazione tra cupla provinciale e federfarma, documentiamo con alcune foto la distribuzione della: “CARTA PER I DIRITTI DELLE PERSONE ANZIANE E I DOVERI DELLA COMUNITÀ" effettuata nel periodo delle festività.
INCONTRO PUBBLICO SUL TEMA I Servizi Sociali e Sanitari del Distretto di Guastalla

“LA TERZA ETA”, INCONTRO PUBBLICO SUL TEMA I SERVIZI SOCIALI E SANITARI DEL DISTRETTO DI GUASTALLA – il reso contro dell’evento

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L'evento si è svolto il



23 GIUGNO 2023 ORE 10.00


PALAZZO BENTIVOGLIO

Sala dei Falegnami
 Gualtieri (RE)



OLTRE 50 PERSONE PRESENTI ALL’INCONTRO.
 

Si è parlato della promozione della presenza nel territorio provinciale del CUPLA, insieme alla richiesta reiterata della necessità che sulla discussione in materia di riorganizzazione dei servizi Socio Sanitari vengano sempre più coinvolti, in modo continuativo, i rappresentanti degli utilizzatori dei servizi, tra i quali i pensionati sono parte rilevante,  e non solamente gli "addetti ai lavori".

Guarda le foto dell'evento
INCONTRO PUBBLICO SUL TEMA I Servizi Sociali e Sanitari del Distretto di Guastalla

“LA TERZA ETA”, INCONTRO PUBBLICO SUL TEMA I Servizi Sociali e Sanitari del Distretto di Guastalla

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23 GIUGNO 2023

ORE 10.00


Sala dei Falegnami

PALAZZO BENTIVOGLIO
GUALTIERI



È la continuazione nel territorio del lavoro, prima di tutto della promozione della presenza nel territorio provinciale del CUPLA, insieme alla richiesta reiterata della necessità che sulla discussione in materia di riorganizzazione dei servizi Socio Sanitari vengano sempre più coinvolti, in modo continuativo, i rappresentanti degli utilizzatori dei servizi, tra i quali i pensionati sono parte rilevante,  e non solamente gli "addetti ai lavori".

Scarica la locandina
L'invecchiamento attivo - Stili di vita - Cura e rimedi

“LA TERZA ETA” L’INVECCHIAMENTO ATTIVO – STILI DI VITA – CURA E RIMEDI – il resoconto dell’evento

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L'evento coordinato da
MANUELA CATELLANI
si è svolto il



3 MARZO 2023 ORE 14.30


PRESSO CANTINA CANALI
Via A. Tassoni, 213 Canali (RE)



Numerosa partecipazione all’evento, presso la cantina di Canali, durante il quale i relatori, hanno dato motivate e concrete indicazioni, sui temi oggetto dell’’incontro.

Ne è seguito un dibattito tra i presenti con domande di approfondimento.
Guarda le foto dell'evento

Per gentile concessione dei relatori, siamo lieti, di potere utilizzare i consigli dati e continuare il

percorso del nostro  “INVECCHIAMENTO ATTIVO”.

LA TERZA ETA’, l’importanza di un buon udito
Ti Ascolto

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L’ALIMENTAZIONE NELLA TERZA ETA’
Dietista Simona Bodecchi

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LA TERZA ETA’,
L’evoluzione del cervello

E. Ghidoni, Centro di Neuroscienze Anemos - Reggio Emilia
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Patto per un nuovo Welfare

Anziani non autosufficienti, l’Italia ha una buona legge, ora costruire interventi concreti con risorse adeguate

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Il Parlamento ha approvato la Legge Delega per l’assistenza agli anziani non autosufficienti


Si tratta di un testo valido, che recepisce numerose proposte del Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza. Adesso, però, comincia la parte più difficile: tradurlo in opportune risposte per gli anziani e le loro famiglie


È stato approvato ieri sera alla Camera, dopo il via libera al Senato lo scorso 8 marzo, il Disegno di Legge Delega in materia di politiche in favore delle persone anziane. Si tratta di un traguardo molto importante e fortemente voluto dalle moltissime organizzazioni del Patto che hanno lavorato in sinergia e  assiduamente in questi ultimi due anni affinché, per prima cosa, la riforma dell’assistenza agli anziani venisse inserita nel PNRR e, successivamente, perché venissero accolte dalle istituzionile proposte volte a delineare una buona riforma per i milioni di italiani coinvolti. Si tratta di un testo di legge molto importante che, dal punto di vista dei contenuti, presenta al suo interno numerose proposte del Patto e anche alcuni testi degli emendamenti inviati dalla coalizione sociale alla Commissione Affari Sociali del Senato.

“Importanti sono state l’attenzione ai contenuti e la disponibilità all’ascolto della società civile del Viceministro On. Maria Teresa Bellucci, titolare della riforma, e l’atteggiamento costruttivo anche delle opposizioni in Parlamento”, dichiarano le organizzazioni del Patto. “Ora guardiamo avanti: occorre tradurre il testo della Legge Delega in opportune risposte per gli anziani e le loro famiglie”.

Per questo, le organizzazioni ribadiscono come fondamentale lo stanziamento di tutte le risorse necessarie per attuare la riforma e gli interventi previsti, dichiarando: “È necessario un cospicuo investimento, per tradurre in atti concreti l’attenzione politica ai 10 milioni di italiani, tra anziani, caregiver e operatori professionali. In particolare per la realizzazione dei servizi previsti, sarà indispensabile un segnale forte da parte del Governo nella prossima Legge di Bilancio prevista a dicembre e nella definizione di un progetto pluriennale di finanziamento graduale per i prossimi anni”. E per quanto concerne i caregiver, è essenziale procedere con la massima urgenza all’approvazione della legge di riconoscimento e sostegno affinché la riforma della non autosufficienza possa contare su una risorsa chiave per la sua concreta attuazione.


Per quanto riguarda il lavoro dei prossimi mesi, le 57 organizzazioni del Patto si adopereranno per continuare a dare il loro contributo anche nella successiva fase di elaborazione dei Decreti Delegati, che dovranno essere emanati dal Governo entro gennaio 2024: “Auspichiamo di poter proseguire, così come fatto finora, nel proficuo e costruttivo confronto con le istituzioni sui contenuti della riforma per l’assistenza agli anziani non autosufficienti”.


ORGANIZZAZIONI ADERENTI AL PATTO


Il Patto raggruppa 57 organizzazioni, la gran parte di quelle della società civile coinvolte nell’assistenza e nella tutela degli anziani non autosufficienti nel nostro Paese: rappresentano gli anziani, i loro familiari, i pensionati, gli ordini professionali e i soggetti che offrono servizi. Si tratta della comunità italiana della non autosufficienza, che ha deciso di superare confini, appartenenze e specificità per unirsi.


Per approfondimenti sull'argomento puoi consultare l'analisi del decreto cliccando qui
per la riorganizzazione del Sistema Sanitario

Documento da cui partire per la riorganizzazione del Sistema Sanitario

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5° RAPPORTO GIMBE SUL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE


Comunicato stampa del 11 ottobre 2022


Fondazione GIMBE, Roma


IN 3 ANNI + € 11,2 MILIARDI ALLA SANITÀ, MA EROSI DALLA PANDEMIA.
SPESA SANITARIA PUBBLICA PRO-CAPITE:
ITALIA AL 16° POSTO IN EUROPA E ULTIMA TRA I PAESI DEL G7.
NUOVI LEA: ESIGIBILITÀ ED AGGIORNAMENTO RIMANGONO SOLO SULLA CARTA.
REGIONALISMO DIFFERENZIATO IN SANITÀ RISCHIA DI AMPLIFICARE LE DISEGUAGLIANZE E IL DIVARIO TRA NORD E SUD.
RIMETTERE LA SANITÀ AL CENTRO DELL’AGENDA POLITICA:
DA GIMBE IL PIANO PER IL RILANCIO DEL SSN.
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