Categoria: Salute

L'invecchiamento attivo - Stili di vita - Cura e rimedi

“LA TERZA ETA” L’INVECCHIAMENTO ATTIVO – STILI DI VITA – CURA E RIMEDI

NewsSalute

3 MARZO 2023 ORE 14.30


PRESSO CANTINA CANALI
Via A. Tassoni, 213 Canali (RE)




Coordina: MANUELA CATELLANI

INTERVENGONO:


Prof. Marco Trabucchi : “ IL SENSO DELLA VITA ”
Dott. Daniele Benincasa : “ L’IMPORTANZA DI UN BUON UDITO ”
Dott. Enrico Ghidoni : “ L’EVOLUZIONE DEL CERVELLO ”
Dott.ssa Simona Bodecchi : “ L’ALIMENTAZIONE ”


SEGUIRA’ DIBATTITO CON IL COINVOLGIMENTO DEL PUBBLICO
Richiesta prenotazione: Tel. 0522 708761 – mail: info@ascomre.com

Scarica la locandina
la terza età - situazione delle strutture dei servizi sociali e sanitari del distretto montano

“LA TERZA ETA” SITUAZIONE DELLE STRUTTURE DEI SERVIZI SOCIALI E SANITARI DEL DISTRETTO MONTANO – il resoconto della giornata

NewsSalute

OTTIMO RISULTATO DELL’INCONTRO ORGANIZZATO DAL CUPLA PROVINCIALE CON LA AUSL DEL DISTRETTO il VENERDI’ 16 DICEMBRE a Castelnuovo Monti (RE)


NELLA CORNICE DELL’HOTEL MIRAMONTI, OLTRE 50 PERSONE HANNO PARTECIPATO ALL’INCONTRO.
Guarda le foto e il resoconto della giornata!
Resoconto e foto dell'evento
la terza età - situazione delle strutture dei servizi sociali e sanitari del distretto montano

“LA TERZA ETA” SITUAZIONE DELLE STRUTTURE – DEI SERVIZI SOCIALI E SANITARI DEL DISTRETTO MONTANO

NewsSalute

VENERDI’ 16 DICEMBRE ORE 10.00
Hotel Miramonti – Castelnuovo Monti (RE)

Il cupla incontra la Ausl del distretto

Coordina: Ornella Coli, Giornalista e Conduttrice Redacon

INTERVENGONO:

Dott.sa Sonia Gualtieri Direttore Distretto Sanitario di Castelnuovo Monti.

Dott.sa Francesca Iacopetti: Ass. Sociale Resp. Servizio Assistenza Anziani ed Area disabilità Uione Montana Comuni Appennino Reggiano.
Dott.sa Roberta Boiardi: Geriatra, Resp. Centro Disturbi Cognitivi e Demenze del Distretto.
Dott. Simone Storari:
Referente cure Palliative e percorsi diagnostici terapeutici Dipartimento cure primarie.

SEGUIRA’ DIBATTITO CON IL COINVOLGIMENTO DEL PUBBLICO

AL TERMINE E’ PREVISTO PRANZO

Richiesta prenotazione: Tel. 0522 708761 – mail: info@ascomre.com

Scarica la locandina
welfare di comunita’ asp e servizi per i cittadini

WELFARE DI COMUNITA’ ASP E SERVIZI PER I CITTADINI

NewsSalute

Tavola rotonda


Sabato 26 Novembre dalle ore 9.30

Centro sociale Orologio

(via Massenet 19, Reggio Emilia)


Il programma


Apertura lavori
Giorgio Davoli, presidente provinciale ANP-CIA Reggio Emilia

Tavola rotonda

Nadia Manni
, direttore ASP Reggio Emilia Città delle persone
Mariella Martini
, presidente ASP Reggio Emilia Città delle persone
Daniele Marchi,
assessore al welfare, bilancio, sanità e politiche per i cittadini del Comune di Reggio Emilia
Andrea Costa
, consigliere regionale e membro della Commissione IV sulle politiche per la salute e le politiche sociali

Conclusioni

Lorenzo Catellani
, presidente CIA Reggio Emilia
Coordina l’incontro, la giornalista Margherita Grassi (Telereggio)

Al termine dei lavori, seguirà il pranzo Per adesioni e prenotazioni, telefonare a:

Deanna (335-7070533) o Giorgio (335-6424587)

Scarica l'invito
Un Welfare Territoriale per il benessere della Comunità

Un Welfare Territoriale per il benessere della Comunità

NewsSalute

EVENTO PUBBLICO


11 Novembre 2022,
Ore 10:00

Best Western Classic Hotel
Via Louis Pasteur 121C - Reggio Emilia


Un Welfare Territoriale per il benessere della Comunità
Creazione di valore condiviso tra tessuto produttivo e territori, welfare a filiera corta.
  • Soddisfare i bisogni delle comunità e delle persone attraverso servizi specifici e dedicati è necessario per prevenire stati di disa- gio sociale ed economico. Il welfare pubblico riesce però a farsi carico solo di 1 domanda su 3, a causa di risorse sempre più scarse.
  • La risposta ai bisogni sociali non può essere solo pubblica.
  • Innestare circuiti virtuosi tra gli attori del welfare, in modo da aggregare e mettere a sistema le risorse presenti sui territori e intercettare in anticipo i bisogni.
  • Sostenere la nascita di reti e collaborazioni tra attori economici e sociali che, a loro volta, favoriscono la sperimentazione di pratiche innovative di welfare locale.

Programma
Introduzione:
Roberto Prearo Segretario Lapam Reggio Emilia
Saluti istituzionali:
Luca Vecchi Sindaco di Reggio Emilia e Delegato Welfare ANCI
Gilberto Luppi Presidente Lapam Confartigianato
Ospiti e interventi:

Martina Tombari Ceo Walà SRL Società Benefit
Franca Maino
Direttrice del Laboratorio Percorsi di secondo welfare e Professoressa associata presso il Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche Università Statale di Milano
Daniele Marchi
Assessore Bilancio e Welfare Comune di Reggio Emilia
Antonella Pinzauti
Amministratrice Delegata WelFare Insieme Confartigianato Nazionale

Modera l’iniziativa

Livio Lazzari Giornalista e referente Ufficio Comunicazione Lapam

Conclusioni

Giampaolo Palazzi Presidente Regionale ANAP Emilia Romagna

Informazioni 059 893 111
contattaci@lapam.eu
WWW.LAPAM.EU
Scarica la locandina
Movimento e cibo ingredienti del benessere

Le nostre Associazioni sempre attive!

CulturaNewsSalute

Senior Coldiretti in festa

L’incontro dal titolo "Movimento e cibo ingredienti del benessere" sarà aperto da Livio Motti, presidente Senior Coldiretti di Reggio Emilia e moderato da Alessandro Corchia, direttore di Coldiretti Reggio Emilia.

Porteranno i saluti Stefano Costi, Sindaco di Casina, Vincenzo Volpi, Sindaco di Toano e Presidente dell’Unione dei Comuni Montani e dott.ssa Sonia Gualtieri, direzione del Distretto di Castelnovo ne' Monti, AUSL di Reggio Emilia.

Interverrano il Dott. Gianni Zobbi, direttore Medicina dello Sport e Prevenzione Cardiovascolare dell’Azienda USL IRCCS di Reggio Emilia sul tema ‘Movimento e cibo ingredienti del benessere’ e Giorgio Grenzi, presidente nazionale Senior Coldiretti sul tema ‘L’Azione Sindacale dei Senior Coldiretti’.

Handicare - montascale

L’assistenza monopolio delle Rsa, aiutiamo gli anziani a rimanere a casa

NewsSalute

 
Ospitiamo un Interessante articolo del Corriere della Sera, nel quale l’arcivescovo Vincenzo Paglia, presidente della Commissione istituita dal ministro Speranza sul tema dell'assistenza agli anziani, traccia un possibile futuro di cambiamento nell’assistenza agli anziani.

 

 

Monsignor Paglia: «Oggi l’assistenza è monopolio delle Rsa. Aiutiamo gli anziani a rimanere a casa»

 

L’arcivescovo: «Pronto il piano di riforma. Lo Stato spende 12 miliardi l’anno per le case di riposo, mentre per l’assistenza domiciliare sociale non arriva a 2»

 
di Gian Guido Vecchi

 

«A giorni presenteremo a Mario Draghi il primo blocco della riforma, secondo le indicazioni che il presidente del Consiglio ha recepito nel Pnrr, ovvero la centralità dell’assistenza domiciliare integrata agli anziani». L’arcivescovo Vincenzo Paglia presiede la «Commissione per la riforma della assistenza per la popolazione anziana» istituita dal ministro della Salute Roberto Speranza. Consigliere spirituale di Sant’Egidio, condivide la denuncia della comunità contro il «monopolio» di Rsa e case di riposo.

 

C’è chi dice che la commissione se la prende troppo con le Rsa, perché?

«Conosco molto bene queste critiche. E conosco altrettanto bene il moltiplicarsi delle segnalazioni di abusi e situazioni di abbandono verso gli anziani ospiti di Rsa. Il primo atto della Commissione è stato proprio di contribuire alla ripresa in sicurezza delle visite nelle residenze. Ne è seguita una circolare ministeriale del 30 novembre 2020 con le “disposizioni per l’accesso dei visitatori”, proprio per scongiurare il fatto, ormai acclarato, che si muore di solitudine ed abbandono almeno quanto si muore di Covid».

 

E poi che è successo?

«Abbiamo assistito a una resistenza delle Rsa a dar seguito a quanto era stato disposto dal ministro e più volte da me ribadito in pubblico. Voxclamantis in deserto, mi verrebbe da dire. Le cifre dell’inchiesta di Sant’Egidio mostrano un rifiuto ostinato ad aprire: mi ha colpito molto che in due residenze su tre non abbiano consentito nemmeno le visite ai parenti. Si deve aprire una nuova riflessione sui diritti degli anziani e i doveri della collettività».

 

Qual è il problema?

«Il problema gravissimo, in Italia, è la mancanza di un vero continuum assistenziale, non il fatto che esistano le Rsa. Piuttosto, è il loro regime di monopolio a inquietare. Alcune cifre aiutano a capire: per le Rsa, lo Stato — sistema sanitario, Comuni e pazienti, ognuno per la sua parte — spende circa 12 miliardi all’anno. Mentre per l’assistenza domiciliare sociale, sanitaria e integrata non arriviamo a 2 miliardi, sei volte di meno. Ma gli anziani sopra i 75 anni con disabilità o problemi motori sono 2 milioni e 700 mila e, di questi, un milione e 200 mila non ha aiuto adeguato. C’è una discriminazione lampante, considerato che nelle Rsa ci sono 280 mila persone, senza considerare il sommerso. Finire in una casa di riposo è facilissimo, mentre è difficilissimo ottenere un aiuto per rimanere a casa. Ecco perché c’è bisogno di una riforma».

 

Quale?

«Un cambiamento radicale dell’assistenza, nel quale la Commissione indica un ripensamento delle Rsa: essere una componente, non il monopolio della assistenza. E questo nello spirito originario con cui nascevano le residenze: luoghi di recupero, ristoro e cura, e dunque necessariamente temporanee, per poter poi tornare a casa».

 

Ma ci sono le persone non autosufficienti, non si scarica tutto sulle famiglie?

«Niente affatto. Ma, finché è possibile, un anziano deve restare nel proprio ambiente. Occorre una rivoluzione copernicana: una nuova assistenza domiciliare, sanitaria e sociale, per mezzo milione di anziani, cifra basata sulle stime dell’Istat. E poi indichiamo altre due componenti strategiche. La prima è la semiresidenzialità, la vera novità e forse anche il punto di trasformazione di parte delle Rsa: diventare centri diurni ad alta qualificazione, capaci di terapie occupazionali e cognitive e processi di inclusione e socialità, formazione ed educazione. Un sostegno importante per le famiglie, che saranno supportate durante il giorno e potranno tenere a casa i loro cari la notte. Abbiamo pensato ad almeno centomila posti in centri diurni per chi ha patologie croniche come le demenze o le malattie respiratorie. Intanto stiamo facendo un censimento delle Rsa».

 

L’Italia invecchia, basterà tutto questo?

«Ne siamo consapevoli, e infatti l’ultima componente che la Commissione pianifica è un servizio di monitoraggio e prossimità per i 4 milioni di ultraottantenni che più esprimono una domanda sociale e sanitaria. Bisogna prevenire. Non lasciamoli soli, non li scartiamo. Gli anziani sono una risorsa preziosa da valorizzare, non da buttar via».

 

CORRIERE DELLA SERA

 

Ridiamo socialità agli anziani

Vecchi incontra i ministri Speranza e Orlando: «Ridiamo socialità agli anziani»

NewsSaluteTempo Libero

In qualità di delegato Anci:
«Bene l' apertura di questo tavolo su obiettivi importanti»

 

«Una importante iniziativa quella di oggi avviata dai ministeri del Lavoro e della Salute per cominciare a condividere insieme una riflessione sul percorso da fare per riaprire progressivamente, nelle prossime settimane, in modo sicuro e responsabile la socialità nei confronti della popolazione anziana compatibilmente con l' andamento della curva epidemiologica e con il grado di copertura complessiva della vaccinazione».

Con queste parole, il sindaco di Reggio, nonché delegato Anci, Luca Vecchi ha commentato l' incontro con il Ministro della Salute, Roberto Speranza, e quello del Lavoro, Andrea Orlando.

«La popolazione anziana - ha sottolineato Vecchi - è quella che più di altre è stata colpita dal virus, quella che soffre di solitudine e di una rottura significativa dei legami sociali e interpersonali».
«È un fatto importante darsi una strategia che, nelle prossime settimane, rimetta in condizione questa fascia della popolazione di ritrovare più ampi spazi di libertà» ha concluso il primo cittadino di Reggio Emilia al termine dell' incontro.


Vai al sito della Gazzetta di Reggio
Guarda l'articolo

SAUB, alcune novità online per agevolare l’accesso ai servizi

NewsSaluteprenotazione saub

COMUNICATO STAMPA

 

SAUB, al fine di agevolare l'accesso ad alcuni servizi,
da Giovedì 1 Aprile i cittadini residenti o domiciliati nel Distretto di Reggio Emilia potranno presentare alcune richieste on line utilizzando i relativi nuovi link appositamente predisposti.
 
I moduli, sicuri e guidati, saranno fruibili collegandosi al sito aziendale del SAUB

 

Si potrà quindi per esempio chiedere on line di cambiare il Medico di Medicina Generale e il Pediatra, fare l'iscrizione con scelta del medico, inserire o cancellare l'esenzione per invalidità, patologia o reddito.

I cittadini UE o Extra UE potranno richíedere on line, utilizzando gli appositi moduli, un appuntamento agli sportelli SAUB per l'iscrizione al Servizio sanitario nazionale o il rinnovo della medesima.

 

Si ricorda che già con l'attivazione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) è possibile in modo agevole e autonomo variare il Medico di Medicina Generale o il Pediatra di Libera Scelta, oppure caricare o eliminare un' esenzione dal pagamento del ticket per reddito o invalidità. Qualora non fosse possibile per il cittadino attivare subito l'FSE, opzione comunque vivamente consigliata, sono a disposizione i nuovi link, ai quali collegarsi compilando i campi richiesti e allegando la documentazione prevista. Gli operatori SAUB in back-office prenderanno in carico e gestiranno le richieste inserite dai cittadini.

 

Di seguito i link:

 

Si tratta di un passo avanti per cercare di migliorare e rendere più veloci e scorrevoli i rapporti tra I'Ausl e la cittadinanza, in quanto le richieste inoltrate dall'utenza sono sempre più numerose, ma molto spesso mancanti di tutti i dati essenziali e necessari per dare corso alle pratiche, con conseguente perdita di tempo.

Terminata la prima fase di applicazione nel Distretto di Reggio Emilia, il percorso sarà reso attivo anche nelle altre sedi distrettuali.

 

L'Ufficio Stampa

 

Scarica il comunicato stampa

 

La Pandemia ci ha rubato un anno della nostra età

VACCINARSI È UN “DOVERE MORALE” NEI CONFRONTI DI TUTTA LA COMUNITÀ

NewsSalutecovidsalutevaccino

Il CUPLA (Coordinamento Unitario Pensionati Lavoro Autonomo) dell’E.R. già nei mesi scorsi aveva preso posizione rispetto all’aumento dei contagi nelle strutture, pubbliche e private che ospitano anziani, quali le RSA, Case di riposo ed anche Case famiglia, ed aveva auspicato il rigoroso controllo delle strutture stesse sia per quanto riguarda il rispetto delle norme di sicurezza che ambientali.

 

Successivamente abbiamo auspicato la predisposizione dei piani vaccinali anti Covid-19, a partire proprio dalle persone più fragili e con diverse patologie.

La Regione si è detta concorde in questo senso ed abbiamo espresso soddisfazione per averne constatato l’impegno concreto e soprattutto per la continuità di proposte e di soluzioni che ogni giorno le ASL stanno portando avanti per il rispetto rigoroso del Piano vaccinale approvato a metà Febbraio dalla nostra Regione.

 

Ora però siamo di fronte ad una criticità che deve essere, nei modi possibili, rapidamente affrontata e risolta. E’ il contagio da Covid-19 che sta ritornando in alcune strutture della nostra Regione, e che pare sia legato agli operatori socio-sanitari delle stesse. Sappiamo bene che non è mai stato sancito l’obbligo di vaccinarsi da parte del personale impegnato in quelle strutture, questo però non può impedire al CUPLA di prendere una posizione chiara e precisa, nei confronti di queste gravi situazioni. Non proponiamo che diventi obbligatoria la vaccinazione per chi non la vuole, né che siano presi provvedimenti nei confronti degli operatori che non vi si sottopongono. Non spetta a noi.

Ma di certo spetta anche al CUPLA Regionale denunciare le conseguenze, gravi quanto inaccettabili, che si stanno verificando nelle strutture in cui alcuni operatori, che hanno rifiutato di sottoporsi al vaccino contro il Coronavirus, hanno determinato il contagio di un numero significativo di ospiti delle strutture stesse.

 

Noi pensiamo che anche le OO.SS. CGIL-CISL-UIL dovrebbero attivarsi, sensibilizzare e invitare tutti gli operatori socio-sanitari al “dovere morale” richiamato dal Papa e dal Presidente Mattarella, di vaccinarsi a protezione non solo di sé stessi, ma di tutte le persone che sono affidate alla loro assistenza o anche soltanto al loro lavoro.

Il Coordinamento CUPLA Emilia Romagna